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LAURETI E RENZI SULLA SPOLETO-NORCIA IN MTB

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E SUL BANDO DEL COMUNE

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

di Camilla Laureti e Luigina Renzi

Se fosse vera la notizia uscita ieri su alcuni giornali on-line – e così dovrebbe essere dato che a darla è stata un’Assessore della Giunta e a confermarla il Sindaco – secondo cui il Comune starebbe pubblicando un bando per l’affidamento dell’organizzazione di una cicloturistica lungo il tracciato della vecchia ferrovia Spoleto – Norcia, ci sarebbe da riflettere. A fondo.

Sono tante le domande cui dare una risposta: non c’era già chi da anni si occupava – e molto bene – dell’organizzazione di una competizione proprio su quel tracciato che portava migliaia di persone nella nostra città? Se a questa amministrazione non piaceva come era organizzata non si poteva parlare con l’organizzazione e cercare di trovare un punto di accordo?

La verità è che ancora una volta ad avere la meglio non è il bene della nostra città, il futuro di una risorsa come la Spoleto-Norcia e un gruppo di ragazzi appassionati che ci ha  creduto da 6 anni a questa parte, ma divisioni e discussioni che fanno perdere non questa o quella persona ma l’intera comunità.

In qualsiasi altra parte del mondo di fronte alle opportunità per un territorio ci si ‘mette insieme’ per il beneficio di tutti. Pensiamo a quello che è stato fatto nel Collio, per esempio, o nelle Langhe. Ancora una volta qui da noi, come nelle migliori tradizioni, non si è stati capaci di andare oltre dissidi e personalismi.

Sul punto il sindaco ha fatto riferimento a 27 criticità relative al progetto collegato alla manifestazione, su cui la Comunità Europea avrebbe chiesto chiarimenti. Ma non è forse arrivato il momento – a mesi di distanza – di spiegare al consiglio comunale e alla città di cosa effettivamente si sta parlando? Di specificare di quali chiarimenti si tratta e se sono formali o sostanziali e, in quest’ultimo caso, di quale è la loro effettiva gravità? Su questo presenteremo un’interrogazione. E non si pensi sia un episodio minore. Dice molto di come vanno le cose e ci deve far pensare al fatto che il futuro e lo sviluppo di una città come Spoleto non si costruisce continuando a guardare il dito ma puntando alla luna.”

L’autrice dell’articolo: Camilla Laureti