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LA BELLEZZA DI SENTIRSI “ACCOMPAGNATI”

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Ogni volta che entro nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Spoleto, come prima cosa, vado a sfogliare le pagine del grande libro posto con cura su di un tavolo nella sala di aspetto, contornato di piante e di fiocchi azzurri e rosa.

È un piacere leggere i commenti che i parenti e i conoscenti, ispirati dall’incontrollabile gioia del momento, rivolgono ai nuovi nati: papà, mamme, nonni, fratelli, amici, tutti pronti a condividere la propria attesa e la conseguente enorme felicità con chi, di lì a poco, si troverà nella loro stessa situazione. È incredibile come si possa percepire, cogliere da quelle poche e brevi frasi l’immensità e la miracolosità di ogni nuova nascita, il sentimento di meraviglia e di incredulità dell’essere umano di fronte a tale evento, incomprensibile per la sua grandezza. Da ogni parola, ed è questa la cosa più bella, traspare un sentimento di profonda e vera gratitudine nei confronti dei medici, delle ostetriche e degli infermieri che garantiscono ogni giorno l’avverarsi di tale magnifico evento. Non mi riferisco “soltanto” alla grandissima professionalità e alla disponibilità che contraddistingue tutti i componenti dell’ organico del reparto- diretto egregiamente dal Primario, Dott. Fabrizio Damiani- e che fa di esso un’eccellenza nel territorio regionale, ma anche alla sensibilità, all’accoglienza e all’umanità che permette ad ogni partoriente di sentirsi protetta e compresa nelle sue esigenze, con la certezza di avere così garantita l’ intimità di cui lei e il suo compagno necessitano per apprestarsi a diventare genitori.
Si tratta di un vero e proprio “accompagnamento alla nascita”, un percorso da intendere non solo da un punto di vista medico, ma come vero e proprio cammino di crescita, di partecipazione e di sviluppo di relazioni umane che nasce tra i futuri genitori e i medici e le ostetriche del reparto.
Sono sempre di più le donne che, dalle varie parti dell’Umbria, decidono di giungere fino a Spoleto per farsi “accompagnare” in questo percorso, a causa dell’evidente avanguardia che contraddistingue le pratiche ostetriche e ginecologiche adottate, i macchinari in dotazione e gli spazi, della varietà dei corsi di formazione “pre” e “post-partum” e della grande preparazione del personale medico e ostetrico.
Sarà emozionante vedere Domenica 3 Febbraio, in occasione della “Giornata della vita”, durante la Messa che si terrà in Cattedrale, la foto di nostro figlio in mezzo a quella dei tanti bambini nati a Spoleto nell’anno 2018: una vera e propria celebrazione della vita e della sua bellezza, promossa dall’Arcidiocesi di Spoleto-Norcia in collaborazione con il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ Ospedale di Spoleto “S. Matteo degli infermi”, che consentirà non solo a tutti i genitori, ma all’intera città, di condividere la gioia e l’aria di
freschezza che questi nuovi nati porteranno alla comunità.
Tutto questo non è un elogio fine a stesso di quella che definirei una vera “eccellenza” dell’ambito sanitario regionale, ma il resoconto, traboccante di gratitudine, di una giovane madre che ha avuto la fortuna di vivere un’esperienza così incredibile come la gravidanza e il parto in maniera tanto bella da goderne ancora con emozione, ogni volta che vede suo marito e suo figlio.
Diana Rossi