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Ospedale, DifendiAmo Spoleto replica a Coletto: i ritardi sono sotto gli occhi di tutti

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Il 16 Luglio 2021 come Associazione nata per la difesa dell’ospedale di Spoleto, facemmo un comunicato denunciando le mancanze di personale e operatività in termini numerici https://www.difendiamospoleto.it/2021/07/16/ospedale-di-spoleto-il-punto-della-situazione/
Lunedì 26 Luglio, la Presidente Tesei veniva in visita a Spoleto e in conferenza stampa faceva il punto della situazione Covid della regione Umbria. Numeri in chiaro-scuro, quelli riguardanti l’ospedale cittadino, come evidenziato da testate giornalistiche online.
La stessa Presidente ammette “Le attività di ricovero ordinario risentono in questo periodo della assenza di unità operative di Ostetricia e Pediatria (punto nascita), ma anche della cardiologia, in quanto i cardiologi seppur presenti sulla carta in egual numero rispetto al passato (5 unità), uno specialista è assente per maternità, uno è presente al 50% per motivi di salute, ed altri due, sempre per motivi di salute non possono assicurare né le guardie né le reperibilità. Pertanto le attività di reparto sono sospese e vengono svolte solo le attività di consulenze al pronto Soccorso, visite ed esami strumentali”.
I concorsi sono in fase di espletamento, la burocrazia ha i suoi tempi , nessuno lo nega, ma i nostri timori erano e sono fondati.
Nella maggior parte dei reparti risulterebbe ancora la mancanza di circa il 50% di personale rispetto alla situazione pre-Covid. Il punto nascite è scomparso da ogni dibattito. I pediatri arriveranno (con quale tempistica?) e in numero di 2, i cardiologi ad oggi -50% di personale con reparto chiuso, anestesisti concorso chiuso il 19 agosto e quindi aspettiamo i normali tempi burocratici. Ricordiamo che i cardiologi non sono presenti H24 con tutte le conseguenze del caso per le emergenze notturne.
Il candidato a Sindaco Cintioli non ha detto cose “non vere”, ha solo guardato i numeri e alzato l’attenzione su ciò che la città di Spoleto sta subendo. Proprio perché il Psr è in stesura si dovrebbe guardare la realtà dei fatti più che gli annunci che tutto funzioni e il nostro ospedale torni ad essere “come prima se non meglio”.
Le nostre domande erano e rimangono molto semplici .
Cosa è cambiato per farci pensare che l’ospedale stia funzionando come ospedale di emergenza urgenza come prevede l’attuale piano sanitario regionale?
Quali presupposti si stanno ponendo perché sulla carta e nei fatti rimanga tale anche nel piano sanitario regionale?
Lo chiediamo dall’alto del nostro inconfondibile “colle” S.Elia. Quello che vede la Flaminia e non la E45.
Difendiamo Spoleto