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AVANTI TUTTA, LEO

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Il cancro non è una malattia di cui aver paura ma è un vestito che va portato con dignità” (Leonardo Cenci)

È accaduto il peggio. Era qualche giorno che temevamo tutti la brutta notizia e purtroppo è arrivata proprio dalla pagina Facebook dell’Associazione Onlus “Avanti tutta”, creata da Leonardo nel 2013 per promuovere lo sport nei protocolli di terapia oncologica.
La sua storia ha emozionato moltissimi ricevendo sostegno e stima anche dalle istituzioni, a cominciare dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che nel 2017 lo aveva insignito del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, definendolo  “un esempio civile per la determinazione e la forza d’animo con cui affronta la sua gravissima malattia offrendo agli altri malati un esempio di reagire e di difesa della vita”.

Leonardo è stato colpito da un male incurabile diagnosticato sei anni fa, nel 2012, mentre si allenava per la Maratona di New York. I medici gli avevano dato pochi mesi di vita, al massimo quattro, dicevano. Ma lui non si è mai arreso.
Aveva troppo da fare, troppi sogni da realizzare.
La sua esperienza ricca di umanità e di incredibile energia, l’ha raccontata in un libro  «Vivi, ama, corri. Avanti tutta».
Nonostante la malattia è riuscito a realizzare il suo sogno di correre la maratona di New York per ben due volte. L’ultima volta a novembre 2018, appena due mesi fa. È stato il secondo nella storia a farlo, da malato. Il primo fu Fred Lebow, co-fondatore della New York City Marathon, che aveva corso nonostante un tumore al cervello.

Ci piace riportare qui quello che consideriamo il suo testamento etico.

Ecco che cosa lascerò anche senza volerlo.
Ottimismo, ragazzi, ottimismo. Prima di pensare a quello che non va, fate l’elenco di tutto quello che va, insomma tutte quelle cose che diamo per scontate. Non fatevi rubare i sogni, non scoraggiatevi al primo ostacolo. Non tiratevi indietro ancora prima di cominciare. Di tanto in tanto ricordatevi di alzare lo sguardo: guardare in alto fa sentire piccoli piccoli, ma anche grandi grandi. Non fatevi mai mancare un progetto. Osate i vostri sentimenti e le vostre emozioni, magari non la rabbia che – parlo per esperienza – ha troppi effetti collaterali. Immaginate qualcosa, dite qualcosa, fate qualcosa, che renda il mondo più bello“.

Il sindaco di Perugia, Romizi, ha espresso il suo cordoglio e sicuramente accoglierà la proposta di molti di intitolare a Cenci, un luogo o una iniziativa che sia simbolo della sua tenacia e positività, della sua capacità di lottare fino all’ultimo respiro con il sorriso.

I messaggi di cordoglio che stanno arrivando copiosi dimostrano che la vitalità di questo grande personaggio non si esaurisce oggi e se è vero che ognuno è solo davanti alla morte, è anche vero che Leonardo è stato accompagnato da tanti in questo lungo, difficile e doloroso percorso e da oggi in poi il suo esempio accompagnerà tutti noi, per aiutarci ad affrontare positivamente la vita, fino all’ultimo respiro.

AVANTI TUTTA, LEO!

L’autrice dell’articolo: Leonilde Gambetti